Quali sono le prospettive per la tecnologia del trattamento termico?
La crescita della produzione additiva sta creando nuove sfide nel campo della tecnologia del trattamento termico e sta spingendo verso l'elettrificazione ed una maggiore flessibilità dalle apparecchiature per il trattamento termico. Si prevede che questi cambiamenti influenzeranno il trattamento termico anche in altri settori.
Sebbene su piccola scala, la produzione additiva con metalli stia crescendo rapidamente e pone nuove esigenze ai processi di trattamento termico. Il trattamento termico è importante per ottenere uniformità e qualità costante nei pezzi finiti, aspetti essenziali qualora la produzione additiva dovesse effettuare il passaggio dalla produzione su piccola scala alla produzione di massa.
"Oggi, la produzione additiva è un processo molto manuale in cui le parti vengono trasportate fisicamente da una stazione all'altra per ogni fase del processo", afferma Dilip Chandrasekaran, responsabile del reparto R&S e tecnologia presso Kanthal. "Nel futuro, con la crescita del settore, vedremo una maggiore automazione dei processi in cui le stampanti 3D alimenteranno le parti nel post-trattamento. Dovrà essere agevole e semplificato e il riscaldo dovrà eseguire diversi processi".
Man mano che le parti prodotte diventeranno più piccole e complesse, dovranno essere sviluppati nuovi tipi di forni e dovranno essere a disegno specificamente per l'industria manifatturiera additiva.
Smaller and more intricate parts will require new types of furnaces."Saranno necessari forni in grado di rimuovere leganti, effettuare la sinterizzazione dei prodotti e seguire il raffreddamento", aggiunge Chandrasekaran. "Ma la tecnologia della produzione additiva sta evolvendo così velocemente che è difficile fare previsioni".
Transizione al riscaldo elettrico
Oltre alla produzione additiva, i produttori in di molte industrie pesanti stanno cercando sempre più di elettrificare i loro processi di trattamento termico. Molte aziende stanno già sostituendo il riscaldo a gas con quello elettrico, che non solo elimina le emissioni, ma fornisce anche controllo e stabilità migliori.
"La spinta a migliorare la sostenibilità, la circolarità, l'automazione e la digitalizzazione: tutti questi fattori stanno influenzando altri settori e influenzeranno anche il trattamento termico", afferma Chandrasekaran. "Nelle industrie pesanti come quella automobilistica, dell'acciaio, dell'alluminio e dei prodotti petrolchimici, che sono grandi produttori di emissioni di CO2, la spinta al cambiamento è particolarmente forte".
Il ritmo del cambiamento è più veloce nei mercati in cui l'elettricità è più economica e facilmente disponibile. Questa tendenza è chiara nel nord Europa ma meno negli Stati Uniti dove i prezzi del gas naturale sono bassi, quindi i potenziali risparmi sui costi non sono così evidenti, sebbene ancora possibili.
In molti luoghi, anche le incertezze riguardanti offerta e domanda di elettricità ostacoleranno la transizione. Ma nel complesso, con l'entrata in vigore di una legislazione governativa più severa, l'emissione di CO2 diventerà più costosa a causa dell'aumento delle imposte e delle tasse e questo accelererà la spinta verso l'elettrificazione.
"Il primo passo per rendere il trattamento termico privo di carbonio è installare riscaldatori elettrici, questo è già possibile oggi", afferma Dilip. "Il passo successivo è usare l'elettricità da una fonte priva di combustibili fossili. In questo modo hai sostanzialmente eliminato tutte le emissioni dal processo".
La sfida per i produttori di apparecchiature per il riscaldo sarà quella di potenziare le loro soluzioni. Attualmente, i riscaldatori elettrici possono sostituire i riscaldatori e i bruciatori a gas in grandi installazioni come nella produzione additiva. Ma per completare la transizione in industrie ancora più grandi, come quella dell'acciaio e petrolchimica, saranno necessari riscaldatori ancora più potenti.
Fare di più con meno
Un'altra crescente domanda nell'ambito della tecnologia del trattamento termico riguarda la flessibilità e nel prossimo decennio ci si aspetta che le apparecchiature eseguano più attività all'interno dello stesso processo.
"Anziché eseguire passaggi e processi separati per tempra, ricottura e così via, dovremo combinare più funzioni nella stessa apparecchiatura", spiega Chandrasekaran. "In questo modo verranno ridotte le fasi di produzione e, di conseguenza, diminuiranno anche i costi".